La prima cosa da sapere riguardo Tel Aviv è che è molto più vicina di quanto si possa pensare: infatti bastano 3 ore o poco più di volo diretto dall’Italia per arrivare in questa bellissima città israeliana che si trova sulla costa e che quindi è una meta a cui dedicare anche una vacanza per chi vuole andare al mare per qualche giorno o per passeggiare sulla spiaggia.
Si tratta di una città davvero molto giovane, poiché venne fondata a inizio ‘900 Il volo è operato anche dalle compagnie low cost, per cui è possibile trovare dei voli a costi accessibili con una certa frequenza. Se è abbastanza frequente trovare voli a costi contenuti, bisogna però sapere che Tel Aviv non è una città economica per quel che concerne strutture ricettive, ristoranti e locali in genere: nulla di preoccupante, con una buona organizzazione e con scelte oculate anche sul posto, facendo attenzione ai prezzi sui menù, ad esempio, sarà possibile limitare le spese.
L’euro non è ovviamente la moneta ufficiale, ma va detto che è accettato pressoché ovunque: ad ogni modo, viene utilizzato lo, con 10 shekel che equivalgono a circa 2 euro e 50, per cui con 1 euro si otterranno circa 4 shekel. Il meteo è indubbiamente uno dei punti di forza di Tel Aviv, perché è praticamente sempre mite e fa abbastanza caldo, per cui non c’è da sorprendersi se incontrerete tanta gente in spiaggia praticamente tutto l’anno, anche perché ci sono circa 14 chilometri di lungomare.
Il mare è dunque un punto di forza, anche se in questa città le cose belle da vedere sono davvero tante e l’atmosfera che si respira è gradevole e vivace, per cui anche passare il tempo con lunghe passeggiate è un’opzione molto gratificante.
Relativamente al fuso orario, a Tel Aviv si è a +2 rispetto a Greenwich e quindi un’ora avanti rispetto all’Italia: quando da noi sono le 12.00 a Tel Aviv saranno le 13.00. la posizione geografica è degna di nota, perché la città si trova in un’area considerata abbastanza calda a livello politico ma ricca di fascino e di storia, fra Egitto, Libano, Siria e Giordania, ed è affacciata sul Mediterraneo.
L’influenza mediterranea si nota anche dal cibo, che al contempo presenta una grande varietà dovuta al multiculturalismo di Tel Aviv, città giovane e oasi del divertimento: si trovano ristoranti capaci di soddisfare tutte le esigenze, pure per chi viaggia con bambini.
Anche vegani e vegetariani troveranno tantissime soluzioni e per assaggiare qualcosa di tipico non può mancare l’humus, forse il più buono del mondo qui. Per l’ingresso nel Paese occorre avere il Passaporto, mentre il Visto non è necessario.
ATTRAZIONI
PIAZZA RABIN
- La piazza in questione è Intitolata a uno dei politici più influenti della storia del Paese, Yitzhak Rabin, primo Capo del Governo a nascere in territorio israeliano e l’unico a venire ucciso nel corso del suo mandato.
Egli era riuscito, insieme a Simon Peres e Yasser Arafat, a fare registrare uno sviluppo importante al processo di pace in Medio Oriente: i tre vennero insigniti del Premio Nobel per la Pace nel 1994 proprio in virtù dei risultati ottenuti, in occasione degli accordi di Oslo dell’anno precedente. L’illusione che tutto procedesse per il meglio venne spezzata il 4 novembre del 1995, con l’assassinio di Rabin, avvenuto proprio nella piazza oggi a lui dedicata, chiamata prima Piazza dei Re di Israele.
Questa piazza è importante anche perché rappresenta i luogo privilegiato per eventi e manifestazioni di piazza a Tel Aviv e anche perché, a livello logistico segna un ideale punto di partenza per un percorso da compiere a piedi, verso sud, alla scoperta di questa bellissima città.
LUNGOMARE
- Fiore all’occhiello della città è lo spettacolare lungomare che fa da trait d’union fra la spiaggia e i grattacieli, lungo qualcosa come
14 chilometri e dotato di una vivacità incredibile.
Ampi spazi verdi per dedicarsi all’attività sportiva, chioschi di gelati e che offrono altre leccornie, palestre all’aperto e negozi di souvenir, palme e amache disseminate lungo il percorso, oltre a
meravigliose spiagge dove rilassarsi e passare ore e ore in riva ad un mare splendido. Non a caso, parliamo del luogo più visitato e vissuto di tutta la città: assolutamente da non perdere.
PIAZZA DIZENGOFF E OMONIMO QUARTIERE
- Altro personaggio di primissimo piano nella storia di Tel Aviv è Meir Dizengoff, uno dei capi fondatori della città nonché suo primo sindaco: insieme ad altri cittadini russi proprio Dizengoff arrivò qui per fondare una città ebraica in Israele.
La fondazione di Tel Aviv è legata a una storia curiosa, perché si scelse di rendere abitabile una zona desertica, le dune sopra il porto di Giaffa, attraverso l’assegnazione dei lotti attraverso una singolare lotteria fatta con le conchiglie prese in spiaggia. La piazza oggi è un luogo molto frequentato anche dai giovani e pullula di locali con una grande offerta di happy hour e locali in cui cenare e passare la serata.
SARONA MARKET
- Il punto di ritrovo perfetto per gli
appassionati della street food e per chiunque abbia voglia di tuffarsi nella grande varietà di offerte gastronomiche proposte da una città multiculturale e all’avanguardia come Tel Aviv, il
Sarona Market è un grande mercato all’aperto, con chioschi e negozi in cui trovare un’infinità di opzioni culinarie legate alla cucina internazionale oltre a quella locale. Assolutamente consigliato per una visita: siamo sicuri che una volta arrivati qui sceglierete di tornarci!
CARMEL MARKET
- Questo interessantissimo luogo è fondamentalmente un
tipico souk mediorientale, decisamente interessante di per sé e per tutto ciò che offre ai visitatori ma anche per il contesto in cui è inserito: si trova incastonato lungo una passeggiata in cui emerge, come bellissimo contrasto, tra grattacieli e palazzi di una città giovane e moderna.
I tradizionali venditori che strillano per attirare l’attenzione di turisti e possibili acquirenti, mettendo in mostra prodotti locali di ogni genere, rappresentano un tocco di folclore e autenticità che danno al luogo un’atmosfera antica e autentica, tra spezie, abiti, dolci e souvenir.
FLORENTIN, NEVE TZEDEK, ROTHSCHILD BOULEVARD
- Questo gruppo di quartieri e stradine formano una sorta di continuum e rappresentano l’animo un po’ più artistico e bohemien di Tel Aviv. Rothschild Boulevard, in particolare, presenta numerosi edifici in stile Bauhaus nominati Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 2003; Neve Tzedek è un quartiere molto tranquillo che sembra quasi una realtà a sé stante, in cui è molto gradevole passeggiare senza meta sapendo di trovarsi nel quartiere più antico della città. Anche un giro a Florentin è sicuramente consigliato, con i suoi caffè e i suoi locali all’avanguardia e la sua atmosfera tranquilla.
IL PORTO DI JAFFA
- La parte antica della città è sicuramente una zona da non perdere per chi giunge qui: il
Porto di Jaffa va parte della municipalità di Tel Aviv sin dal 1949 e, sebbene sia perfettamente integrato nel tessuto cittadino, fa emergere delle differenze sicuramente importanti. Intanto c’è da dire che è un
quartiere a maggioranza araba e non si tratta di una cosa da poco in quest’area geografica; si tratta poi, probabilmente, del quartiere più vivace della città e ha una storia antichissima, poiché il
Vecchio Porto di Jaffa appare addirittura nella Bibbia e ha più di tremila anni di storia alle spalle.
Nonostante questo antico retaggio è sorprendentemente allegro, vivace, colorato ed è assolutamente imperdibile. Da segnalare sicuramente la Torre dell’Orologio, uno dei punti di riferimento della zona che oggi ha un valore turistico importante ma che un tempo aveva una funzione meramente pratica, poiché segnava l’ora a beneficio di tutti, in un’epoca in cui non c’erano telefonini e orologi da polso. La Torre è figlia del dominio ottomano, poiché venne costruita nel 1903 sotto il dominio di Hamid II, insieme ad altre sei torri presenti su tutto il territorio israeliano e a un centinaio in totale nelle città poste sotto il dominio turco. Tornando alla Torre nel Porto di Jaffa è rimasto solo un orologio su una delle quattro facciate e questa torre oggi svetta a Tel Aviv nel vasto insieme di locali e ristoranti che caratterizzano questa splendida zona. Il Porto di Jaffa è, a nostro parere, forse il posto migliore insieme al quartiere Dizengoff, per andare a passare la serata, perché pieno di locali di ogni genere capaci di accontentare tutti i gusti e le esigenze dei viaggiatori. Anche fare lunghe passeggiate di giorno è un’attività decisamente consigliata, sfruttando anche la bellissima spiaggia, lunga e super organizzata, non solo d’estate ma in qualsiasi periodo dell’anno.
MUSEO D’ARTE DI TEL AVIV
- Picasso, Klimt, Mirò, ma anche Pollock e una interessantissima collezione di opere legate ad astrattismo, cubismo, impressionismo, futurismo, costruttivismo, espressionismo e surrealismo; inoltre, lavori di artisti israeliani appartenenti al periodo che va dal Seicento all’Ottocento, opere notevoli di artisti internazionali e splendide mostre fotografiche. Tutto questo e molto altro vi aspetta nel Museo d’Arte di Te Aviv, attrazione imperdibile per chi ama l’arte in ogni sua forma e sicuramente interessante per ogni visitatore, a partire dalla stessa struttura che lo ospita, bianca e moderna. Il museo venne inaugurato nel 1932 e si trova nella sede attuale dal 1971.
ESCURSIONE A GERUSALEMME E BETLEMME
- Tel Aviv è una città meravigliosa e di per sé rappresenta una soluzione ottima per un viaggio, anche solo di pochi giorni; allo stesso tempo però rappresenta una perfetta porta d’accesso alle meraviglie del Paese. Alloggiando qui, infatti, sarà molto facile organizzare escursioni verso altri luoghi straordinari, come ad esempio la Giordania o le altre città israeliane: dovendo puntare su un’escursione, però, scegliamo di indicare il tour a sfondo storico e religioso che include la visita a Gerusalemme e Betlemme. Innanzitutto si tratta di un tour molto semplice e comodo da organizzare, che è possibile realizzare in un’unica giornata senza la necessità di pernottare fuori da Tel Aviv e quindi di cambiare alloggio e potendo usufruire anche di un transfer che verrà a prendervi in un luogo specifico in centro, riaccompagnandovi nel medesimo punto a fine escursione, oltre che della presenza di una guida locale che fornirà spiegazioni e informazioni dei siti da visitare. Generalmente la prima tappa prevede l’arrivo a Gerusalemme, città santa per le tre grandi religioni monoteiste: la Città Vecchia, i panorami del Monte Scopus, la visita alle grandi meraviglie come la Via Crucis, il Muro Occidentale (noto come “Muro del Pianto”), la Basilica del Santo Sepolcro, la Spianata del Monte del Tempio rappresentano attrazioni capaci di suscitare grandi emozioni a chiunque le visiti. Altrettanto emozionante la visita alla città di Betlemme, nei Territori Palestinesi, con sosta e ingresso nella suggestiva Basilica della Natività, il luogo in cui nacque Gesù. Per entrare in Palestina assisterete anche al cambio dell’autista e della guida, e avrete modo di riflettere sulla realtà ancora delicata che caratterizza questa splendida porzione di mondo.
TESORI NASCOSTI
LA ROCCIA DI ANDROMEDA
- Come ogni grande città che si rispetti, anche Tel Aviv presenta tesori nascosti di grande fascino. Tra tutte le possibili chicche puntiamo subito l’attenzione in particolare su una vicenda della mitologia greca che merita di essere conosciuta, consigliando una visita al luogo che la rappresenta, viaggiando con la fantasia. Il nome al centro di questa storia è quello di Artemide, figlia di Cassiopea e Cefeo, sovrano di Etiopia: come sappiamo, la mitologia ci racconta di uomini e dei fortemente arroganti e permalosi e Cassiopea commise proprio un grave errore di superbia, affermando di essere molto più bella delle Nereidi, ninfe marine particolarmente belle e seducenti, che presero malissimo queste affermazioni. Esse decisero di non far passare la cosa sottotraccia e si rivolsero direttamente a Poseidone, il dio del mare, per chiedere giustizia e lavare l’onta dell’offesa ricevuta, sottolineando come l’arroganza degli umani dovesse essere punita. Poseidone non si fece pregare e mandò sulle coste del regno governato da Cefeo e Cassiopea un terribile mostro marino, che iniziò a imperversare e a distruggere tutto. Cefeo, in preda alla paura, capì che la situazione non si sarebbe risolta facilmente e chiese aiuto a un personaggio importante, l’Oracolo di Ammone, uno dei più grandi oracoli della mitologia. L’oracolo comprese la gravità della situazione e non la nascose al sovrano di Etiopia, dicendogli che c’era solo una soluzione, difficile e dolorosa: Cefeo si disse disposto a tutto pur di salvare il suo popolo e Ammone gli disse che avrebbe dovuto sacrificare la sua figlia vergine, Andromeda. Cefeo, sconvolto, si trovò davanti a un bivio, ossia o la distruzione del suo popolo o la perdita dell’amata figlia e con la morte nel cuore, decise per la seconda opzione. Andromeda, la sua figlia prediletta, venne quindi legata a una roccia e questa Roccia di Andromeda si trova proprio a Tel Aviv, in spiaggia ed è un luogo oggi facile da vedere, seguendo anche le indicazioni sparse lungo il tragitto. La storia termina con l’arrivo dell’immancabile eroe: in questo caso si tratta di Perseo, che tornava dalle sue campagne vittoriose e per caso passava proprio da quelle parti, dove il mostro teneva prigioniera Andromeda. Egli vide questa bellissima fanciulla e chiese come mai una creatura così bella si trovasse in quella situazione, condannata a morte certa senza apparentemente poter avere grandi colpe. La ragazza inizialmente decise di non rispondere alle domande di Perseo, per timidezza e vergogna, oltre che per un senso generale di sfiducia verso gli esseri umani, visto che il padre l’aveva consegnata a questo supplizio: tuttavia, le insistenze di Perseo vennero premiate e la ragazza decise di parlare, anche perché pensò che il suo silenzio potesse essere scambiato dal giovane come ammissione di una qualche colpa commessa. Senza nutrire la speranza di potersi salvare, si sfogò e raccontò la propria tragica storia a Perseo che, commosso e già innamorato della ragazza, decise di affrontare il mostro che, nel frattempo, si era avvicinato minaccioso, interrompendo il racconto della ragazza, che si mise a urlare in preda al terrore. Perseo decise di affrontare il mostro, ma prima di farlo andò a chiedere la mano della ragazza ai genitori: essi acconsentirono, così Perseo affrontò il mostro, lo uccise e liberò Andromeda: i due giovani si sposarono ed ebbero sei figli. Andando nella parte sud di Tel Aviv, al Porto di Jaffa, è possibile rivivere questa straordinaria storia.
MUSEO DEL POPOLO EBRAICO
- Tra spiagge e palazzi moderni, vita notturna e omaggi alla tradizione, Tel Aviv propone un’offerta culturale di tutto rispetto e tra i tesori nascosti più preziosi trova spazio il Nuovo Museo del Popolo Ebraico: si tratta in realtà del frutto di un complesso e costoso lavoro di ristrutturazione (pari a circa 100 milioni di dollari) di quello che era prima il Beit Hatfutsot, ossia il Museo Casa della Diaspora, aperto dal 1978, e divenuto oggi il Museo del Popolo Ebraico Anu, ossia Noi, con un grandioso evento online di presentazione in pieno periodo Covid, a inizio del 2021. L’istituzione museale racconta una storia lunga circa quattromila anni, incoraggiando il senso di appartenenza del popolo ebraico e includendo ogni componente del giudaismo presente in tutto il mondo. Lo spazio espositivo, dislocato su tre piani, è davvero imponente, con quasi 7.000 metri quadrati totali e la divisione degli spazi in quattro aree tematiche, ossia “Il Mosaico”, il “Viaggio”, “I Fondamenti” e “Alleluia!”. Da non perdere.
HILTON BEACH E GORDON BEACH
- Se il lungomare di Tel Aviv è perfetto per assaporare la vivacità di questa bellissima città israeliana, sarebbe un peccato non approfittare delle innumerevoli e stupende spiagge che essa offre. A tal proposito, segnaliamo due luoghi sicuramente degni di nota per diversi motivi. Il primo è la spiaggia di Hilton Beach, la cui fama è indiscussa tra chi pratica surf in città e che attira sempre più appassionati anno dopo anno; la seconda è la meravigliosa Gordon Beach, probabilmente la più movimentata e vitale in assoluto, punto di riferimento per la straripante movida, sia di giorno che di notte.