INFORMAZIONI PRATICHE
Antica capitale della Polonia, prima di cedere il ruolo a Varsavia, Cracovia è considerata ancora oggi la prima destinazione turistica del Paese, nonché una delle mete predilette d’Europa per i viaggiatori. Conta quasi 800 mila abitanti, si trova nella zona sud del Paese ed è attraversata dal fiume Vistola.
Graziata dalle distruzioni che hanno colpito invece altre città polacche, presenta un patrimonio storico, architettonico e artistico all’altezza della più importanti capitali europee, un costo della vita ancora assolutamente alla portata di tutte le tasche, una vivacità incredibile, legata anche al fatto di essere una celebre città universitaria e una serie di attrazioni, comprese le escursioni in zone vicine e raggiungibili in giornata, di assoluto rilievo.
La Polonia è parte dell’UE sin dal maggio del 2004 ma ha mantenuto la propria moneta nazionale, per cui per chi va a Cracovia sarà utile sapere che con 1 euro si riceveranno circa 4,70 zloty e che 100 zloty equivalgono a poco più di 21 euro.
L’orario è uguale a quello italiano. Riguardo al meteo, può fare davvero molto freddo nei mesi invernali, con un clima decisamente gradevole in quelli estivi.
Il centro storico della città e le imperdibili miniere di sale presenti nelle immediate vicinanze rappresentano i primi siti europei a essere inseriti nella lista dei Patrimoni dell’umanità Unesco, cosa avvenuta nel 1978.
Arrivare a Cracovia è molto semplice, comodo ed economico: esistono numerosi voli diretti, operati anche da compagnie low cost, il viaggio dura circa un’ora e mezza ed è facile trovare biglietti a prezzi davvero accessibili. Per entrare in Polonia occorre semplicemente avere carta di identità o passaporto, ovviamente in buone condizioni e in corso di validità.
Considerati fattori come i costi e la distanza, per chi parte dall’Italia è possibile dedicare a Cracovia anche un weekend con la prospettiva poi di ritornare anche a breve distanza, oppure fermarsi per più giorni oppure scegliere di abbinare Cracovia ad altre città polacche, come ad esempio Breslavia o Varsavia, distanti entrambe circa 300 chilometri, o altre destinazioni europee, con altri voli oppure con spostamenti in treno, automobile o pullman.
Noi di Enjoy Viaticus saremo pronti a fornirvi tutte le informazioni del caso e a creare insieme a voi gli itinerari più comodi, pratici ed economici per il vostro viaggio su misura.
ATTRAZIONI
COMPLESSO DEL WAVEL:
- Uno dei luoghi imperdibili della città è senza dubbio il magnifico complesso del Wawel, composto da due strutture cariche di storia, ossia il Castello e la Cattedrale.
La collina del Wawel si trova a 228 metri sopra il livello del mare ed è proprio qui che si concludeva la strada reale, vale a dire il percorso sacro che portava alla Cattedrale, dove avveniva l’incoronazione dei sovrani al tempo in cui Cracovia era la capitale di uno degli stati più potenti del Vecchio Continente: il complesso infatti è posto a sud rispetto alla strada del mercato e a nord del quartiere ebraico.
Il Castelo visse un periodo di abbandono dopo che la capitale venne spostata a Varsavia e solo nel corso del XX secolo venne restaurato, tato che oggi è possibile ammirare gli splendidi interni, come le Sale di Rappresentanza, l’Armeria e la Sala del Tesoro, ma anche gli Appartamenti Reali Privati.
Di notevole interesse la leggenda dell’antro del Drago, secondo cui in una grotta viveva un terribile drago che si cibava del bestiame e, in alcuni casi, divorava anche gli abitanti: esso venne sconfitto dall’astuzia dei due figli del re Krak, fondatore della città, che diedero al mostro una pelle di montone con lo zolfo, provocando una sete inestinguibile nel drago che bevve tanta acqua fino a scoppiare.
Oggi nei negozi di souvenir si trovano tanti oggetti con il drago, simbolo di Cracovia.
La Cattedrale della città è la terza chiesa costruita in questo luogo ed è stata consacrata nel 1364, che rappresenta il Santuario Nazionale della Polonia, ospitando nelle sue cripte sovrani ed eroi nazionali e che reca al suo interno un insieme di tesori storico-artistici di grande rilievo. Il complesso fa parte dei Patrimoni dell’Umanità Unesco ed è visitabile.
PIAZZA DEL MERCATO:
-Il cuore della città corrisponde alla bellissima Piazza del Mercato, una delle piazze più grandi d’Europa.
Venne progettata nel 1257, anno in cui Cracovia venne fondata, ed è rimasta pressoché intatta a come era nel XIII secolo, scampando miracolosamente alle distruzioni del secondo conflitto mondiale. Per tutto questo tempo è stato il vero centro di gravità della vita sociale e commerciale di questa meravigliosa città e ad oggi è un’attrazione imperdibile e segna l’inizio del centro storico, che si estende da qui verso sud.
Tra gli edifici più importanti troviamo il Mercato dei Tessuti, che per secoli ha ospitato la febbrile e vivace attività dei mercanti, che esponevano merci di ogni genere, ovviamente a partire dai tessuti, ma che comprendevano anche pellicce e spezie; sul finire del XIX secolo venne istituito il Museo Nazionale Polacco che, in breve tempo, divenne il luogo principale di incontro per i patrioti che lottavano per l’indipendenza.
Dopo la lunga parentesi comunista, poco a poco questa zona ha ripreso le sue antiche prerogative e oggi è un luogo di incontro ricco di negozi, caffè, ristoranti, chiese (tra cui quella dei Santi Pietro e Paolo) grazie al restyling avviato all’inizio degli anni Duemila.
BASILICA DI SANTA MARIA:
- Non bisogna farsi ingannare da un aspetto esterno magari apparentemente ordinario: l’interno di questa Chiesa è davvero spettacolare e merita assolutamente una visita.
La Basilica di Santa Maria, come gran parte della città, venne distrutta dai Mongoli nel 1241 e poi ricostruita alla fine del XIII secolo, per poi essere periodicamente ristrutturata a partire dal 1355 in poi, fino a metà del XV secolo. È molto facile da raggiungere perché si trova nel cuore di Cracovia, poco distante dalla Piazza del Mercato ed è la seconda chiesa per importanza dopo la Cattedrale del Wavel. Vetrate, sculture e immagini presenti all’interno sono davvero meravigliose, ma il pezzo forte è l’altare gotico più grande d’Europa, realizzato da Veit Stoss, la cui apertura avviene ogni giorno alle 11.50 e rappresenta un rituale imperdibile.
Una leggenda narra che, alla vista delle truppe mongole in arrivo, la sentinela di guardia sulla torre più alta provò a dare l’allarme suonando la melodia apposita, ma venne ucciso da una freccia, che interruppe a metà questa esecuzione musicale: in onore di tale leggenda ogni giorno un trombettista intona tale musica dalla torre in questione, fermandosi a metà.
QUARTIERE EBRAICO KAZIMIERZ, PIAZZA DEGLI EROI DEL GHETTO E FABBRICA DI SCHINDLER
- A sud del complesso del Wawel si trova il quartiere ebraico chiamato Kazimierz che, a poco a poco, a partire dall’inserimento nella lista di Patrimoni dell’Umanità avvenuta nel 1978, ha vissuto una rinascita che lo ha portato a essere uno dei quartieri più interessanti della città.
Ricco di musei, chiese, sinagoghe, negozi, ristoranti e locali, merita indubbiamente una visita. Gran parte del capolavoro di Spielberg, Schindler’s List del 1993, venne girato proprio in questa zona, considerando che la Fabbrica di Oscar Schindler si trova a Ul. Lipowa 4: recandosi a questo indirizzo sarà possibile dunque vedere da vicino un’accurata ricostruzione degli eventi legati al salvataggio di oltre mille persone, impiegate proprio come manodopera per i lavori forzati in questa fabbrica, dove si produceva inizialmente pentolame e, allo scoppio della guerra, munizioni, e in realtà messi in salvo. Una targa all’ingresso recita: “Chiunque salvi una vita salva il mondo intero”.
A 600 metri dalla Fabbrica di Schindler troviamo un altro luogo carico di significati: si tratta della Piazza degli Eroi del Ghetto, luogo assolutamente imperdibile, utilizzata fino a inizio Novecento per il commercio degli animali. In tutta la piazza si possono osservare delle sedie vuote di ferro, a simboleggiare un’amara attesa: proprio qui, infatti, venivano radunati gli ebrei per poi essere deportati nei vari campi di concentramento e di sterminio disseminati in Europa.
Le persone coinvolte lasciavano qui tutto, bagagli e oggetti preziosi, oltre alla propria normalità e alla speranza di poter tornare. Da segnalare anche la vicina Farmacia all’insegna dell’Aquila, oggi trasformata in un museo molto efficace nel raccontare la dura vita del ghetto negli anni dell’occupazione nazista: qui i residenti avevano modo di trovare viveri e medicinali, oltre che di scambiarsi informazioni e aiuti in quel drammatico periodo.
MINIERA DI SALE WIELICZKA:
- Uno dei siti più spettacolari appena fuori Cracovia è la straordinaria
Miniera di Sale Wieliczka, probabilmente la più celebre attrazione del mondo di questo genere.
Attiva sin dal 1249, è la seconda più antica miniera di sale del mondo (la più antica di tutte si trova a circa 20 km di distanza) e l’estrazione del sale qui è cessata nel 1996: da allora si effettuano solo lavori di messa in sicurezza e manutenzione e questo luogo è in tutto e per tutto un’attrazione turistica che attira visitatori da tutto il Pianeta.
La sua profondità è impressionante, visto che raggiunge i 327 metri e
il percorso visitabile porta i turisti fino a 135 metri di profondità: lo scenario che si apre agli occhi di chi la visita è spettacolare, con laghetti, scalinate, sale e cappelle che mostrano una vera e propria città sotterranea scolpita nel salgemma. I minatori hanno infatti deciso di abbellirla poco a poco, dando vita a costruzioni impressionanti: fra tutte, spicca la cappella di San Cunegonda, una chiesa a tutti gli effetti. È possibile prenotare un tour già dall’Italia, spesso comprensivo di transfer dall’hotel in cui si risiede. Anche la Miniera di sale di Wieliczka fa parte della lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco fin dal 1978.
AUSCHWITZ E AUSCHWITZ-BIRKENAU:
- La città di Cracovia presenta tante meraviglie imperdibili ed è anche il punto di partenza ideale per un tour dal forte impatto emotivo e dal profondo significato storico: da qui, infatti, è possibile il sito in cui si trovava il tristemente noto campo di concentramento di Auschwitz.
Il nome polacco di questa cittadina è Oswiecim, mentre il nome tedesco con cui è rimasta scolpita sui libri di storia risale alla dominazione austro-ungarica prima e all’occupazione nazista poi.
Si tratta di un luogo di fronte al quale difficilmente si arriva preparati. Fu il campo di concentramento più grande d’Europa: i primi vennero costruiti in Germania già nella prima metà degli anni ’30 del Novecento e, a poco a poco, con l’espansione tedesca, nel resto del Continente.
La scritta all’ingresso recita “Il lavoro rende liberi” e il campo poteva contenere fino a 15 mila prigionieri costretti ai lavori forzati: attivo sin dal 1940 venne scoperto nel 1945 dall’Armata Rossa. Oggi è possibile prendere visione degli stanzoni, delle sale in cui venivano ammassati gli oggetti dei prigionieri, compresa una grande teca che raccoglie i capelli di molte vittime. A 3 chilometri da qui si trova il campo di sterminio Auschwitz-Birkenau, detto anche Auschwitz II, un grande lager dove si calcola che morirono più di un milione di persone: qui è possibile vedere anche quel che resta dell’organizzazione del campo, i luoghi di smistamento delle vittime e anche le camere a gas e i resti dei crematori.
È possibile visitare anche il monumento alle vittime del campo, realizzato nel 1967, che si trova all’aperto e reca delle scritte in 23 lingue diverse, le più parlate dalle vittime del campo. È possibile prenotare una visita a questi luoghi anche dall’Italia, con tanto di transfer, oppure scegliere di recarvisi con i mezzi pubblici.
I LUOGHI DI GIOVANNI PAOLO II
- Il 1978 è l’anno in cui Cracovia si impone all’attenzione del mondo, divenendo il primo luogo europeo a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco; nello stesso anno sale al Soglio Pontificio un “figlio” della città, ossia Carol Wojtyla, ossia Papa Giovanni Paolo II, che giunse proprio giovanissimo a Cracovia, a 18 anni, per affrontare gli studi universitari, iniziando poi il cammino di uomo di chiesa, fino a diventare arcivescovo prima e uno dei pontefici più amati importanti e influenti della storia dopo.
Oggi è possibile ripercorrere i passi di Wojtyla, recandosi nei luoghi importanti di questo percorso umano e spirituale, come Wadowice, la città in cui nacque nel 1920 e che oggi ospita un piccolo museo a lui dedicato, e Kalwaria Zebrzydowska, incantevole paesino il cui insieme culturale-paesaggistico fa parte dei Patrimoni Unesco dal 1999 e che da sempre è un centro religioso di notevole importanza.
NOWA HUTA
- Cracovia, con la sua anima intellettuale e profondamente borghese, con i suoi vessilli monarchici di un tempo e con un senso religioso straordinariamente radicato, rappresentava una nota stonata negli anni di dominio comunista.
Anche per ovviare a questa problematica, venne progettato e realizzato una sorta di grande esperimento demografico e abitativo: la creazione di una sorta di microcosmo, un organismo amministrativo separato a circa 10 km dalla città. Nacque così, nel 1949 la Fonderia Nuova, al secolo Nowa Huta, che già a partire dal 1951 venne incorporata nella città e diventandone un grosso e particolarissimo quartiere destinato, in origine, a ospitare una fetta consistente della popolazione, circa 100 mila abitanti: si voleva dar vita a una sorta di città ideale del proletariato dotata di abitazioni, negozi, scuole, oltre che di spazi appositi dedicati alla cultura, agli incontri e allo svago, ma in realtà le cose andarono diversamente e oggi Nowa Huta è un quartiere che attira curiosi, turisti e nostalgici, per via dei suoi edifici, delle sue strade e del modo in cui è strutturato, manifesto vivente dell’architettura e dell’organizzazione di stampo socialista.
Oltre al Museo della Storia di Nowa Huta, al Viale delle Rose e al Teatro Popolare, solo per citare alcuni luoghi particolari, è di sicuro interesse la chiesa chiamata Arca del Signore, concessa per via del grande numero di fedeli residenti: la forma è quella di una nave e all’interno colpisce la particolarissima grande statua di Cristo che sembra volare dalla Croce.
TESORI NASCOSTI
LA DAMA CON L’ERMELLINO
- L’opera d’arte più famosa della città è
un’opera di Leonardo da Vinci, considerata uno dei capolavori del grande artista italiano: si tratta della
Dama con l’Ermellino. Il dipinto, realizzato probabilmente intorno al 1490, dopo varie peripezie venne trovato dai
nazisti nel Castello del Wawel, dove era stato nascosto: oggi si trova di nuovo in quello che è il più antico museo polacco, fondato ne 1796, ossia il Museo Czartoryski, dopo essere stata esposta in altre strutture museali della Polonia.
APERTURA DELL’ALTARE DI VEIT STOSS NELLA BASILICA DI SANTA MARIA
- Abbiamo fatto cenno alla superba Basilica di Santa Maria, nella città vecchia di Cracovia, il cuore della città. La chiesa in questione merita assolutamente una visita per i suoi meravigliosi tesori interni ma la gemma più preziosa è lo spettacolare altare quattrocentesco di Veit Stoss, la cui apertura che avviene alle 11.50 è un momento davvero di rara bellezza.
Realizzato con 12 anni di intenso lavoro, il più grande altare gotico in Europa e nel mondo, colpisce sì per le dimensioni (è alto 13 metri ed è largo 11 metri), ma anche per la finezza del ritratto della Vergine Maria tra gli Apostoli.
Le altre scene descritte riguardano episodi come la vita di Gesù e della Madre, l’incoronazione di Maria e la sua Assunzione. Dopo essere stato smontato e spedito in Germania nel corso dell’occupazione nazista, l’altare venne fortunatamente recuperato in Baviera a guerra finita, adeguatamente restaurato e riportato all’antico splendore.
BAR MLECZNY (LATTERIE)
- La cucina locale racconta sempre tante cose interessanti dele varie destinazioni sparse per il mondo e, in tal senso, esistono a Cracovia (come nel resto della Polonia) delle particolari istituzioni che vi invitiamo a conoscere da vicino. Ci riferiamo ai
Bar Mleczny, che provando ad avventurarsi in una traduzione letterale indicano delle
latterie in cui però è possibile consumare un pasto: questi luoghi dedicati alla ristorazione si contraddistinguono per la cucina semplice, i prezzi molto bassi, i locali decisamente spartani e i piatti legati alla tradizione.
Entrare qui e mettersi in fila in questa sorta di self service
significa fare un tuffo nel passato, poiché queste mense particolari erano pensate e realizzate soprattutto per gli operai e per i lavoratori, presentando prezzi contenuti alla portata di tutti e proliferarono dal dopoguerra fino agli Novanta.
Oggi sono ancora presenti anche a Cracovia e rappresentano un’alternativa valida, gustosa e interessante per chi sceglie di visitare questa bellissima città: sarà possibile assaggiare gli immancabili Pierogi, i ravioli locali che mangerete in tutte le versioni possibili (dolci compresi), oltre che patate, carne, pietanze a base di latte e uova, frutta e sempre potendo scegliere anche i piatti del giorno che vengono quotidianamente aggiornati. Un’esperienza a nostro avviso imperdibile.
Video
Piazza degli eroi del ghetto
Altare di Veit Stoss nella Basilica di Santa Maria
Fabbrica di Schindler
Miniera di Sale di Wieliczka
Cracovia Auschwitz Birkenau